Francesco, 1989, cresciuto all'ombra del Pratomagno.
Ho iniziato giovanissimo, allontanandomi gradualmente da casa, ogni giorno di più, anche quando il concetto di Trekking era di fatto sconosciuto ai più, sicuramente a me. Semplicemente subivo il fascino delle sfide che nascevano più allungavo il cammino.
A un certo punto arriva la notte, e se vuoi che il cammino continui ti devi organizzare e riflettere su cosa portarti dietro, il peso, l'utilità, l'essenza delle cose... Ventenne ho raggiunto il mare camminando 5 giorni con un amico e dormendo in tenda dove capitava. Non c'era un percorso, solo una direzione. Arrivato al mare mi sentivo cambiato, piedi distrutti ma cuore forte come non mai. Oltre a darmi una soddisfazione unica, ho capito che il Thruhiking (cammini di più giorni) unendo viaggio, campeggio e sfide sempre nuove, è veramente la mia passione e una disciplina facilmente condivisibile con la nascita di sempre più cammini e gruppi di cammino.
Anni dopo, mentre percorrevo la Francigena verso Roma ho scoperto un altro grande amore: l'amaca. Da allora sempre con me, con semplicità rende ogni sosta esclusiva e i pernottamenti estivi una passeggiata ovunque tu sia.
E poi c'è il bosco! La natura tutta, i paesaggi, ma soprattutto il bosco! Così complesso e semplice allo stesso tempo, impervio ma domabile con la pazienza e la fatica di chi lo pulisce, chi lo percorre, di chi lo vive.
Nel bosco mi immergo completamente, ho fatto anche esperienze di Bushcrafthing (costruire rifugi improvvisati nel bosco per passare la notte) ma in generale quando percorro il bosco fatico a restare sui sentieri e le innumerevoli volte che mi sono ritrovato in mezzo ai rovi o in cima ad una scarpata invalicabile non mi fanno desistere da di partire sempre per vedere cosa c'è dietro quella collinetta, cosa si vedere da sopra a quella roccia, da dove arriva questo rigagnolo d'acqua... e così via! Ma tranquilli, non vi porterò tra le macchie o a dormire sotto un tronco caduto... almeno che non me lo chiediate!😜